IN COSA CRESCERE?


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L'AMORE DI GESÙ

L'amore è desiderio e dedizione per il benessere di quanti sono oggetti di questo sentimento. Dio è amore, e questo significa che il Suo desiderio e i Suoi sforzi per il benessere di quelli che sono da Lui amati sono totali ed infiniti. Per quanto possiamo sforzarci saremo sempre lontani dall'avere una visione completa dell'amore di Cristo. Tale capacità viene da Dio e si realizza vivendo in comunione con la Chiesa (Efesini 3:18).


Ecco gli oggetti dell'amore di Cristo:

Dio Padre - Giovanni 14:31;

La Chiesa - Efesini 5:25;

I perduti - Romani 5:6,8.


Anche l'amore è una condizione spirituale che si manifesta concretamente nella vita di ogni giorno.


Cristo ha manifestato il suo amore verso il Padre:

Con l'obbedienza perfetta (Giovanni 15:10; 10:17,18);

Facendo ciò che era gradito al Padre (Giovanni 8:29);

Facendo ogni cosa alla gloria del Padre (Giovanni 8:50; 17:4).


Cristo ha manifestato (e manifesta) il suo amore verso gli uomini:

Venendo nel mondo per: cercarli (Luca 15:4), chiamarli a sé (Marco 2:17), salvarli (Luca 19:10);

Provando gioia per la loro salvezza (Luca 15:32);

Affliggendosi quando rifiutano la salvezza (Giovanni 5:39,40; Matteo 23:37);

Donando la sua vita volontariamente (Giovanni 10:17,18; Giovanni 15:13).



LA MANSUETUDINE DI CRISTO

Per mansuetudine si intende quell’atteggiamento che è opposto all'asprezza e alla litigiosità e che si manifesta con la gentilezza e la tenerezza nel trattare gli altri. La mansuetudine cristiana è basata sull'umiltà, una qualità non naturale che nell'uomo può essere solo frutto di una natura rinnovata. Essa era una caratteristica spiccata e riconosciuta del carattere di Cristo, servitore ideale di Dio Padre (2Timoteo 2:24,25; 2Corinzi 10:1).

 

Cristo ha manifestato la sua mansuetudine trattando con cortesia e amabilità i peccatori; Egli, infatti:

Mostrò pazienza con i deboli (Matteo 12:20; Isaia 40:11);

Perdonò e rincuorò chi meritava condanna (Luca 7:37,48-50);

Esaudì chi cercava male il suo intervento (Marco 5:33,34);

Sopportò l’incredulità ostinata (Giovanni 20:27);

Riabilitò chi lo aveva rinnegato (Giovanni 21:15);

Biasimò dolcemente chi lo tradiva (Matteo 26:48-50);

Intercedette per i suoi aguzzini (Luca 23:3).



L’UMILTA’ DI CRISTO

Il profeta Zaccaria (9:9), preannunciava una dote eminente del Messia: l'umiltà! Per umiltà intendiamo quell’atteggiamento di mente e di cuore che è opposto all'orgoglio, allo spirito che si fa giustizia da sé e all'autosufficienza. Essa si manifesta nella piena sottomissione e dipendenza da Dio. Cristo ha affermato la sua umiltà (Matteo 11:29) e l’ha manifestata ricercando la gloria di Dio, il bene degli uomini piuttosto che la Sua gloria ed il Suo bene; questo a costo di grandi sacrifici, di sofferenze, di ignominia. Egli, infatti:


Prese il posto del servo (Matteo 20:28; Giovanni 13:3-5);

Non operò per la Sua gloria (Giovanni 8:50);

Rifiutò la notorietà (Isaia 42:2; Giovanni 6:15);

Accolse quanti erano disprezzati (Luca 15:1,2);

Sopportò pazientemente le ingiurie (1Pietro 2:23; Matteo 26:67,68; Isaia 53:7).



MEZZI & ASPETTI PRATICI

La vita di Cristo non è un "set di qualità irraggiungibile"! Gesù riuscì ad essere l'esempio perfetto che tutti noi conosciamo perché praticò alcune cose che si studiò di fare sempre. Le stesse che noi siamo chiamati a curare nella nostra vita quotidiana!


RIPIENO DI SPIRITO SANTO (Luca 3:21,22; 4:1).



CONOSCEVA LA PAROLA

Non ci sono versi che parlano di Gesù che ascolta attentamente la Parola nelle Sinagoghe o legge la Parola di Dio per se stesso. Tuttavia gli episodi di Gesù tra i dottori del Tempio e di Gesù tentato nel deserto (dove la battaglia con Satana è vinta a colpi di: "sta scritto" - Matteo 4:1-10) ci parlano della grande e profonda conoscenza che Gesù aveva della Parola di Dio! (Luca 2:46,47). Non sottovalutiamo mai la potenza della Parola di Dio... ricordiamo cosa bastò a Davide per fare la cosa giusta nella spelonca in cui si era appartato Saul (1Samuele 24:5,7); la stessa cosa che sapeva Paolo e che l'avrebbe potuto aiutare se avesse capito chi gli stava davanti (Atti 23:4,5). Anche noi siamo esortati a conoscere la Parola di Dio (1Pietro 2:1,2).


PREGAVA: Al battesimo (Luca 3:21); Non per essere notato (Marco 1:35); Anche senza incoraggiamenti (Matteo 14:22); Prima di importanti decisioni (Luca 6:12,13);

FREQUENTAVA LE RIUNIONI DI CULTO (Luca 4:16; Efesini 4:16);

VIVEVA IN ARMONIA CON GLI ALTRI (Matteo 9:10; Efesini 3:18);

TESTIMONIAVA (Matteo 4:17; Marco 1:38; Giovanni 18:37).



CONCLUSIONE:

DIO ci chiede di essere simili al Suo Figliolo Cristo Gesù!

GESÙ ci dice in cosa dobbiamo assomigliarGli e come riuscirci!

Lo SPIRITO SANTO è pronto ad aiutarci in questa alta e benedetta sfida!

Dio benedica ogni nostra azione e decisione per continuare a CRESCERE IN CRISTO mentre facciamo nostra l'esortazione dell'apostolo Paolo:


"Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù; il quale, essendo in forma di Dio noli rimaci rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo, forma di servo e divenendo simile agli uomini: ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Ed e perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che e al di sopra d’ogni nome" (Filippesi 2:5-9).


Sebastiano Bozzon

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