A. Dio manifesta la Sua potenza e la Sua vittoria nei credenti, i quali, pur essendo umanamente deboli, hanno ricevuto e ricevono potenza dall'alto.
B. Questi tre amici di Daniele, sono amministratori (2:30), ma ora si mostra tutta la loro debolezza di fronte all'accusa (3:12), sono stranieri, giovani, non hanno la stessa religione, sono in esilio.
C. Eppure la loro fermezza si nota sin dall'inizio (1:8), ecco i loro nomi:
1. Mania, "Amato dal Signore";
2. Misael, "Chi è come Dio?";
3. Azaria, "Il Signore è il mio aiuto".
1. Essi vanno oltre l'ordine del re straniero. Essi volevano onorare esclusivamente l'Iddio vivente e vero. Secondo la Legge diMosè, essi avevano scelto di non servire né adorare alcun altro Dio che il loro (Deuteronomio 6:4,5; Romani 1:25).
2. Essi non si lasciano intimorire da un re che incute molta paura (vv. 13,19), egli figura il nemico delle anime nostre. Il suo scopo era quello di essere adorato; egli era caratterizzato dall'orgoglio (v. 2:38). Noi amiamo, serviamo e onoriamo solo Dio e l'avversario non può toccarci (1Giovanni 5:18-20).
3. Essi non vogliono vivere secondo i canoni del mondo, il quale vorrebbe imporci di essere tutti uguali, "sotto le regole di Nabucodonosor". Sembra che nessuno debba essere differente dai canoni mondani (1:7). Si deve andare avanti nel mondo come il mondo (12,19 con 6:13).
A. Essi sono sicuri. Perché? (3:17,18). Essi avevano fede nella Parola di Dio, che amavano e conoscevano (1:17); se Daniele meditava sui Libri, anche loro avranno conosciuto i profeti (9:2 con Isaia 43:1,2; Salmi 91:9,10,15). Essi hanno fede nella Potenza di Dio (17). Ancora, avevano fede nell'Amore di Dio (17).
B. Essi sono saldi (17,18 con Romani 5:1-5). I giovani che confidano nella Parola:
1. Sono forti e vittoriosi (1Giovanni 2:14).
2. Sono decisi. Un popolo così non si può fermare.
3. Sono coraggiosi (v. 28 altri: hanno sfidato l'ordine del re).
4. Sono pazienti. Di quelli che per fede e per pazienza ereditano le promessa (Ebrei 6:12), che sanno aspettare e nella calma e nella fiducia trovano forza. La potenza pentecostale rafforza la nostra comunione con Dio, la nostra testimonianza, e la capacità di superare e prove (Colossesi 1:11).
5. Sono liberi. Non si piegano, non hanno paura, e dimostrano che Dio può liberare (v. 25 con 6:16). Neanche le prove li schiacciano (v. 27, ciò che è naturale non ha potere, Dio ha il potere soprannaturale, v. 17). I loro legami furono bruciati dal fuoco (v. 25 sciolti, Romani 8:28; Salmi 50:15; 1Corinzi 10:13).
C. Essi sono salvati, per fede, per l'intervento diretto di Gesù, qui visto come Angelo del Signore e Figlio di Dio (vv. 25,28). Anche noi crediamo che Gesù ci libererà dal fuoco (v. 29).
A. Un servizio di totale consacrazione, (v. 28). Essi hanno dato, esposto: come Gesù, come Stefano, come Giacomo. Questa è una garanzia: Dio vuole la fedeltà, non la capacità (Atti 15:26; 20:24). Anche noi dobbiamo consacrarci al Signore (Romani 12:1-2).
B. Un servizio fedele che non teme le sfide. (v. 15). Quale Dio?... Il nostro Dio! (2:47; 6:20,27). Essi non cercano il "miracolo", ma vollero rimanere fedeli, vicini a Gesù, sempre, comunque. Se abbiamo questo sentimento, Gesù accompagna la Sua Parola con prodigi e miracoli, i segni seguono coloro che credono.
Deboli di fronte al mondo, a Nabucodonosor (a Satana), ma saldi, vittoriosi, potenti, per la fede in Colui che può ogni cosa. Nabucodonosor cercò di cambiare i loro nomi, ma non poté togliere Dio dai loro cuori, perciò questi tre amici di Daniele sono la dimostrazione che:
• Dio è amore - Anania, amato dal Signore
• Dio è potente - Misael, chi è come Dio?
• Dio ha cura dei Suoi - Azaria, il Signore è il mio aiuto.
Simone Caporaletti